La tecnologia delle intonaci termici va sempre più alla ricerca di migliori prestazioni è il caso dell’Intonaco Termico Magistra
Un prodotto “rivoluzionario ma con equilibrio”, che non millanta miracoli eppure qualcuno lo realizza davvero. Ci viene da definirlo in questo modo un po’ paradossale il nuovo ritrovato di Magistra, l’Intonaco Termico.
Come recita il nome ed il sottotitolo: semplicemente “un intonaco termoisolante, a base di calce idraulica naturale, pomice e additivi, da applicare a mano o a macchina per il risanamento termico di muri, il trattamento di ponti termici e il recupero di murature storiche”.
Dietro queste semplici parole in realtà c’è molto altro. C’è innanzitutto un sincero approccio alla sostenibilità ambientale, e lo si capisce leggendo la natura della composizione, una capacità isolante che ne qualifica il nome commerciale ed al tempo stesso l’elevata traspirabilità data dalla qualità macroporosa della calce NHL.
Il principio è quindi quello di un prodotto che, utilizzato in connubio con blocchi prestazionali in laterizio, crea un’efficace alternativa all’utilizzo del “petrolio per isolare”.
Perché, in tutta onestà, non comprendiamo bene dove stia l’ecosostenibilità sbandierata a proposito di edifici pur a “consumo zero”, ma la cui stratigrafia rappresenta ancora oggi un immutato omaggio all’industria del petrolio.
A proposito: sapete della presenza di ritardante di fiamma HBCD, ampiamente usato negli espansi isolanti, vietato a partire dal 21 agosto 2015 dalla Unione Europea e incluso nell’elenco degli inquinanti organici persistenti (POP, Persistent Organic Pollutant) dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente?
E poi la traspirabilità, a cui Magistra non rinuncia, perché la salubrità del costruito è il cardine di ogni edilizia del benessere.
Altre peculiarità di Intonaco Termico Magistra sono la resistenza al fuoco (classe A1) e la modalità d’applicazione molto rapida, anche meccanizzata. Così si hanno caratteristiche di isolamento termico, acustico e deumidificanti, consentendo altresì una correzione omogenea dei ponti termici.
Per chi fosse interessato ad approfondire con qualche semplice esempio di calcolo, è facile verificare che l’utilizzo della sinergia del sistema termico Magistra, abbinato ad un qualsiasi blocco termico prestazionale disponibile sul mercato, soddisfa ampiamente i requisiti in tutte le zone climatiche definite dal D.L. 311 2006.
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dal blog Tradimalt.com